Esegui periodicamente un’analisi SEO del tuo sito web. Migliora tutto ciò che non funziona più e perfeziona quando puoi, le cose che ti portano alcuni risultati ma hanno ancora un buon margine di crescita.
Quando eseguiti un’analisi a livello della SEO puoi capire quanto e dove funziona il tuo sito web e dove proprio non va. Inizi a individuare tutte le criticità e puoi migliorarle affinché le tue pagine salgono sul motore di ricerca e gli utenti restano ancor più soddisfatti di ciò che leggono sul tuo blog.
Per eseguire questo tipo di lavoro devi intervenire sia a livello manuale sia sul codice. Quest’ultima attività richiede maggior impegno e soprattutto una competenza tecnica superiore. Bene, adesso procediamo con i suggerimenti veri e propri!
- Il tuo sito web ne ha sempre bisogno: non credere che una semplice pagina vetrina non ha bisogno di un’analisi seo periodica. Tutti i tipi di progetti online richiedono un lavoro di manutenzione e di ricerca problemi costante.
- Indicizzazione delle pagine: devi eseguire un’analisi per verificare se le pagine sono ben indicizzate e quali. Per farlo devi utilizzare il comando site:. Con questa tecnica vedi anche se ci sono contenuti spam oppure se il sito è compromesso.
- Analisi in relazione ai competitor: l’analisi del tuo sito la devi fare anche in relazione ai competitor, per capire quali sono i tuoi punti di debolezza e migliorare. C’è da dire però che i competitor così come vengono percepiti dal cliente non sono poi quelli organici che trovi nelle SERP di Google. Esistono molte piattaforme che ti permettono di eseguire questa ricerca.
- Analisi dei Backlink: ti permette di capire l’autorevolezza del tuo progetto e individuare anche link spam (spesso inviati da competitor molto poco sportivi).
- Architettura del sito web: cioè la struttura gerarchica di categorie, sottocategorie e tag. Non devi scegliere questi elementi a caso, perché sono loro che permettono a Google di capire che tipo di argomenti tratti. L’utente inoltre con una struttura ben organizzata, riesce a trovare tutte le informazioni di cui ha bisogno in poco tempo. Puoi renderti conto con questa analisi che non hai una struttura ben precisa oppure c’è, ma è troppo profonda e dispersiva.
- Analisi della struttura URL: Quasi tutti i progetti dovrebbero avere url statiche senza parametri, che riportano in due o tre parole al massimo il senso del testo. Ricordati che un url più è pulita e breve e meglio è sia per il lettore che per il motore di ricerca.
- Sitemap XML: la sitemap è un elemento molto importante perché permette ai motori di ricerca la struttura del sito, dando rilevanza a quelle pagine importanti. In un’analisi SEO devi assicurarti che questa mappa sia priva di errori e di url bloccati.
- Robots.txt: all’interno di questo file sono raggruppate le eventuali restrizioni e direttive ed è compito dei bot dei motori di ricerca leggerle. Come suggerisce Google, è bene bloccare risorse solo quando è davvero necessario.
- Presenza di errori 404: cioè quando una pagina non viene trovata dall’utente. Considera che il bot raggiunge queste pagine e quando le trova, accade che perdi il budget per la ricerca di indicizzazione. Trova e correggi tutti i link che non funzionano. Per prevenire comunque (anche se questa non è una soluzione definitiva), crea una pagina 404 personalizzata in modo che, per il tempo che passa da quando un link e rotto e tu lo trovi per sistemarlo, gli utenti usufruiranno comunque di un contenuto. L’ideale è creare una pagina che li indirizzi ad altre risorse a scelta così che l’utente possa continuare con la sua navigazione.
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