Rapporto Spotlight on Sustainable Development 2017
Il Rapporto internazionale Social Watch 2017 si intitola "Reclaiming policies for the public" e passa in rassegna e analizza l'implementazione dell Agenda 2030 delle Nazioni Unite, gli ostacoli strutturali e le sfide che sono fattori chiave per il successo degli SDG - Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. E' per questo che il Reflection Group on the 2030 Agenda for Sustainable Development assieme ad altre organizzazioni e reti della società civile ha prodotto il primo Spotlight Report, che si può trovare sul sito internazionale socialwatch.org o scaricare qui.
Rapporto 2012: Diritto a un futuro
Pubblicato il Rapporto Annuale 2012 di Social Watch Italia. Dall’analisi della situazione socio-economica alle richieste concrete per un’uscita alternativa dalla crisi.
“Si tratta di misure alla portata del nostro Paese. Non realizzarle significa assumersi la responsabilità di negare il diritto a un futuro”. Con queste parole Jason Nardi, portavoce del Social Watch Italia, accompagna le raccomandazioni formulate dalla coalizione nel Rapporto italiano 2012, intitolato proprio “Diritto a un futuro”.
Le richieste sono suddivise in base all’ambito cui si riferiscono. Dal punto di vista economico troviamo il sostegno all’occupazione, gli incentivi per lo sviluppo di produzioni e consumi verdi, quelli per le imprese che investono in settori di produzione ad alta qualificazione, una tassa dello 0,05% sulle transazioni finanziarie e un’altra sui grandi patrimoni. Dal punto di vista sociale, l’ampliamento delle risorse destinate all’assistenza sociale e alla lotta alla povertà, la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, la protezione immediata per le donne vittime di violenza, maggiori e migliori aiuti alla cooperazione internazionale. Infine, dal punto di vista della sostenibilità ambientale si chiedono adeguati stanziamenti per interventi di cura del patrimonio idrogeologico e di prevenzione del rischio, l’intervento per la realizzazione delle piccole opere, una strategia nazionale di riduzione delle emissioni di anidride carbonica a lungo termine, il conseguimento al più presto dell’obiettivo stabilito per l’Italia nel primo periodo dell’applicazione del Protocollo di Kyoto (riduzione del 6,5% rispetto alle emissioni del 1990), l’inserimento nel Codice penale italiano della voce “Delitti ambientali” e il rafforzamento dell’offerta dei servizi di trasporto pubblico locale per i cittadini.