Qual è la relazione tra diritti umani e architettura economica e finanziaria? Quando questa domanda è stata posta alle coalizioni nazionali del Social Watch le risposte sono state tantissime ed estremamente varie. Il lettore del presente rapporto che si avvicini ad esse con mente aperta sarà spronato a pensare “fuori dal coro” e forse anche ispirato a disegnare creative connessioni tra estremi fra loro lontani.
«Il collasso delle istituzioni pubbliche ha messo al tappeto l’economia. In assenza di una buona governance le iniziative del settore privato e i meccanismi di mercato lottano per sopravvivere.
Parzialità ed egoistiche ideologie estremiste hanno impedito il progresso sociale, politico ed economico», afferma una delle analisi di questo rapporto. Potrebbe benissimo riferirsi alla finanza globale, invece gli autori parlano della Somalia, uno dei Paesi più poveri del mondo, dove la locale coalizione del Social Watch ha assistito al crollo dello stato nazionale all’inizio degli anni ’90 e dove oggi, di conseguenza, sono diffusi il crimine, la pirateria e la guerra tra fazioni che non esitano ad arruolare bambini soldato, violentare ragazzine, assassinare giornalisti e attivisti della società civile per non lasciare testimoni dei disordini. |